Sulla soglia della 4200esima puntata, un Posto al Sole è sicuramente una delle soap opera italiane più longeva, complice uno sviluppo drammaturgico capace di coinvolgere costantemente più di 2 milioni di telespettatori al giorno, con punte che sfiorano i 3 milioni, grazie ad una struttura narrativa che riesce ad equilibrare con grande naturalezza il dramma dalla farsa, l’esasperazione dei sentimenti dalla goliardia di alcuni siparietti, tematiche sottratte alla cronaca nera ad argomenti leggeri, insomma le due anime della città di Napoli, sempre sull’orlo incomprensibile tra bene e male, giusto e sbagliato, odio e amore.
La trama principale ruota attorno ai condomini di un aristocratico palazzo nel quartiere mondano di Posillipo, Palazzo Palladini, con la sua spettacolare vista sul Vesuvio bagnato dal mare. Nell’origine della soap opera l’imponente palazzo apparteneva al magnanimo conte Giacomo Palladini, che alla sua morte lasciò una parte del suo possedimento, e cioè la casa con la terrazza, alla figlia segreta Anna Boschi, che aveva avuto con la governante Maria, permettendo l’inserimento a palazzo di un’altra classe sociale, più umile e meno agiata che si contrappone a quella aristocratica con cui è imparentato il conte, e cioè quella di Federica e Tancredi e dei suoi due figli Alberto e Alessandro.
Le loro rivalità giù acuite dai loro ruoli di responsabilità all’interno dell’azienda familiare che gestisce un cantiere navale, vengono rafforzate dall’interesse dei due fratelli per la nuova inquilina, Anna Boschi, scatenando le ire della loro madre in una continua lotta di classe tra le due famiglie. Ma la battaglia di inganni e tradimenti, di sospetti e gelosie, di rivalse e vendette che si vive nelle quattro mura del Palazzo si scontra con la vita tormentata e drammatica della periferia napoletana, in un’alternarsi di vicende intrecciate in tre generi diversi: giallo, romantico e sociale.
Fonte: http://anticipazioni.org/
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