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Come sincronizzare un negozio online con i marketplace e con i negozi fisici

Aprire un negozio non significa solo vendere ai clienti e comprare dai fornitori. Così facendo, sarà difficile che l’attività riesca ad avere un buon guadagno. Oggigiorno il mondo del commercio si sta espandendo online e, forse, è il caso di inserire la propria attività in questo mondo ricco di opportunità con un negozio online. Anche se, la creazione del sito del negozio andrebbe affidata agli esperti in creazione di siti della Multi Web Negozi.

Certo è che, per fare la differenza nel mondo del commercio, bisogna distinguersi anche con l’utilizzo di strumenti che semplifichino le operazioni di logistica. Così facendo si avrà più tempo da dedicare alla pubblicità e al marketing da inserire nei vari social network.

Vediamo allora i passi da seguire per sincronizzare un e-commerce con Amazon, Ebay e i negozi fisici.   E-commerce: serve l’apertura della partita iva? Trattandosi di un’attività commerciale vera e propria, si dovrà seguire lo stesso iter che si segue per aprire un negozio fisico. In più c’è solo da fare una comunicazione all’Agenzia delle Entrate per quanto riguarda l’attività online. Se non si ha la minima idea di come procedere sarà bene mettersi nelle mani di un commercialista specializzato in questo settore.

Perché sincronizzare l’e-commerce con Amazon, Ebay e con i negozi fisici Se si decide di allargare il proprio e-commerce anche tramite l’uso dei marketplace, è perché si vuole espandere l’attività. Ma, questa espansione, ha come logica conseguenza l’espansione del magazzino in cui si trovano le merci da vendere.

Se si decide di vendere attraverso questi portali o anche con il negozio fisico diventa davvero difficile tenere conto di tutto il materiale inventariato, delle merci in entrata, di quelle in uscita e dei resi. Certo, fino a che gli articoli immagazzinati sono 50, la questione è di facile gestione ma se gli articoli diventassero 500 o anche di più? Sicuramente sarà sintomo di un buon andamento degli affari ma, per non mandare questi risultati a rotoli servirà un software gestionale.

Proviamo a fare un esempio dell’utilità di questo tipo di programmi. Facciamo finta di avere un negozio fisico di marmellate di rosa canina e, un bel giorno, decidiamo di allargare il nostro commercio anche online con un e-commerce. Chiaramente, per dare visibilità all’e-commerce, ci inseriremo anche su Amazon e su Ebay. In magazzino abbiamo 500 barattoli di marmellata. Nel negozio ne vendiamo 100 barattoli, su Amazon 50 e su Ebay 150. Di notte vengono ordinati i 200 barattoli rimasti e la mattina in negozio ne vendiamo 10.

Per evitare che qualcuno dei nostri acquirenti resti con l’amaro in bocca, sarà opportuno avere un software gestionale che aggiorni in tempo reale le merci in magazzino. In questo modo, la mattina in negozio, sapremmo che durante la notte la merce è finita e che va spedita ai clienti.

Tra i tanti aspetti positivi di questo software c’è quello che può contenere in banca dati tutte le informazioni relative ai clienti (per la fatturazione rapida) e ai fornitori (per velocizzare gli ordini) e, soprattutto, ha la capacità di aggiornare contemporaneamente la situazione del magazzino nei diversi negozi, fisici o virtuali che siano.


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